Vladimir Nabokov nacque a San Pietroburgo da una ricca famiglia della nobiltà russa. Il padre era un avvocato e giornalista, leader del Partito democratico costituzionale di ispirazione liberale.
Nabokov trascorse la sua infanzia e giovinezza a San Pietroburgo e nella tenuta di campagna a sud della città. Già dall’infanzia, che definì "perfetta" e "cosmopolita", Nabokov imparò a scrivere e parlare in russo, inglese e francese.
Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, la famiglia fu costretta a fuggire dalla città per la Crimea, per poi cercare esilio nell'Europa occidentale. Nabokov frequentò l'Università di Cambridge, trasferendosi poi con la famiglia a Berlino nel 1920.
Nabokov diventò presto un poeta e scrittore riconosciuto all'interno della comunità degli emigrati russi. In questo periodo furono pubblicati i romanzi erotici
Maria (1926) e
Re, donna, fante (1928),
La difesa di Lužin, primo romanzo di
Nabokov a venire apprezzato per analisi psicologica e stile,
L'occhio (1930),
Gloria (1932),
Risata nel buio (1932),
Disperazione (1936) e
Il dono (1937), tutti romanzi costruiti come una partita a scacchi di cui l'autore ama mostrare gli accorgimenti e i trucchi.
Nel 1937
Nabokov lasciò la Germania e si stabilì a Parigi dove scrisse
L’incantatore (1939) e pubblicò il romanzo, scritto ancora a Berlino,
Invito a una decapitazione (1938). L'opera, ambientata in una società distopica ispirata al regime staliniano, racconta la detenzione di Cincinnatus C. fino alla sua condanna a morte.
Nel 1941
Nabokov si rifugiò negli Stati Uniti dove insegnò lingua e letteratura russa prima al Wellesley College e poi alla Cornell University di Ithaca, dove rimase fino al 1959.
Del 1941 è il suo primo libro scritto in inglese,
La vera vita di Sebastian Knight.
Dopo il romanzo
Un mondo sinistro (1947), ambientato in uno stato dittatoriale dell’Europa dell’est, Nabokov scrisse
Lolita (1955). Il libro destò grande clamore in America e in Europa per la rappresentazione sottile e cruda della relazione sessuale fra un professore di letteratura e una minorenne. Dal romanzo fu tratto anche l’omonimo film di Stanley Kubrick.
Dopo il romanzo
Pnin (1957), che esplora in modo ironico la realtà dei college statunitensi,
Nabokov scrisse
Fuoco pallido (1962), considerato uno dei suoi romanzi stilisticamente più riusciti.
Nel 1961 Nabokov si trasferì a Montreux in Svizzera, dove rimase fino alla morte. Qui Nabokov continuò a scrivere e a fare viaggi nelle Alpi, in Corsica e in Sicilia.