William Styron è nato a Newport News, Virginia, figlio di Pauline Margaret e William Clark Styron. Crebbe cresciuto negli Stati Uniti meridionali. L'infanzia di
Styron è stata difficile. Il padre, ingegnere in un cantiere navale, soffriva di depressione cronica, che in seguito avrebbe sperimentato lo stesso
Styron. La madre morì di cancro al seno nel 1939 quando era ancora un ragazzo, dopo una battaglia decennale con la malattia.
Dopo il servizio militare e la laurea in inglese nel 1947,
Styron iniziò a lavorare nella redazione della casa editrice McGraw-Hill a New York. Tre anni dopo, pubblicò il primo romanzo,
Un letto di tenebre (1951), la storia di una famiglia della Virginia. Il romanzo riscosse un enorme successo di critica e vinse numerosi premi.
Richiamato nel corpo dei Marines per la guerra di Corea nel 1950,
Styron trasformò la sua esperienza a Camp Lejeune, Carolina del Nord, nel suo romanzo breve,
La lunga marcia, pubblicato a puntate nel 1952.
Le esperienze di
Styron fatte durante un lungo viaggio in Europa hanno ispirato il suo terzo libro intitolato
E questa casa diede alle fiamme (1960), un romanzo sugli intellettuali americani espatriati sulla costiera amalfitana in Italia.
Il romanzo successivo di
Styron,
Le confessioni di Nat Turner (1967), le memorie fittizie dello schiavo che guidò la ribellione degli schiavi nel 1831, suscitò parecchie polemiche. Il romanzo ottenne comunque un successo travolgente e vinse sia il Premio Pulitzer per la narrativa che la medaglia William Dean Howells.
Il romanzo successivo,
La scelta di Sophie (1979), sollevò anch’esso molte controversie a causa della decisione di
Styron di ritrarre una vittima non ebrea del nazismo e per l’esplicita rappresentazione della sessualità. Il romanzo racconta la storia di Sophie (una cattolica polacca sopravvissuta ad Auschwitz), di Nathan (il suo brillante amante ebreo) e di Stingo (un trapiantato del sud a Brooklyn). La versione cinematografica del romanzo è stata candidata a cinque Oscar.
La pubblicazione di
Un’oscurità trasparente nel 1990 avvenne dopo un lungo periodo di silenzio da parte di
Styron. Il libro racconta la caduta dell'autore stesso nel vortice della depressione cronica culminata con un tentativo di suicidio.
Styron morì di polmonite il 1 novembre 2006, all'età di 81 anni, a Martha's Vineyard, Massachusetts.