William Golding nacque in Cornovaglia nella casa della nonna materna ma crebbe a Marlborough, cittadina nel Wiltshire, dove suo padre era insegnante di scienze nella scuola locale. Nel 1930
Golding frequentò l’Università di Oxford, dove studiò scienze naturali per due anni prima di trasferirsi alla facoltà di letteratura inglese per gli ultimi due anni.
Golding pubblicò il suo primo libro di poesie nel 1934 ma divenne ben presto insegnate di inglese, filosofia e greco, professione che continuò a fare fino al 1961.
Del 1954 è il romanzo Il signore delle mosche che raccoglie le esperienze fatte da Golding come insegnante. Il romanzo divenne ben presto un classico tradotto in molte lingue e adattato per il cinema nel 1963 in un film diretto da P. Brook. Il romanzo è una trasposizione negativa del vittoriano e ottimistico Coral island (1858) di R. M. Ballantyne e racconta del progressivo ritorno allo stato selvaggio e primitivo di un gruppo di ragazzi inglesi, naufraghi su un’isola deserta. L’opera si inserisce nel filone letterario del mito dell'isola civilizzata da uomini evoluti, ma la prospettiva viene capovolta completamente presentando una storia tragica fitta di riferimenti a simboli e miti che servono all'autore per illustrare la sua concezione della natura umana.
Nel successivo
Il destino degli eredi (1958)
Golding descrive la distruzione dei primi ominidi da parte dello spietato Homo sapiens sapiens, rovesciamento delle teorie storiche ottimistiche del romanziere inglese
H. G. Wells.
La folgore nera (1963) è la storia di naufrago che raggiunto uno scoglio nell’Atlantico settentrionale si confronta con i lati oscuri della sua vita precedente, caratterizzata da spregiudicatezza morale, egoismo e cupidigia.
Seguirono poi Caduta libera (1959), racconto allegorico sulla libertà di scelta e La guglia (1964), il racconto tragico della costruzione di una guglia gigantesca che annienta logica, affetti e vite umane.
La Piramide (1967) è l’ultimo romanzo del primo periodo della carriera letteraria di Golding e narra in tre episodi la vita di Oliver, abitante di una piccola città di provincia inglese.
Golding ebbe una relazione problematica con l’alcol che, soprattutto negli ultimi anni di vita, influenzò la sua produzione letteraria. Dopo una crisi particolarmente acuta che lo costrinse a interrompere la sua attività di scrittore fra il 1967 e il 1979 (fatta eccezione per la pubblicazione della raccolta di racconti The Scorpion God nel ‘71), Golding sembrò superare il suo problema dovuto all’alcol e riprese a scrivere pubblicando cinque romanzi fra 1979 e il 1993, anno della sua morte.
I romanzi di questo secondo periodo comprendono:
L’oscuro visibile (1979), la trilogia
Ai confini della terra (
Riti di passaggio, 1980,
Calma di vento, 1987,
Fuoco sottocoperta, 1989) e
Gli uomini di carta (1984).
Golding è anche autore di A moving target (1982), raccolta di saggi e conferenze, An Egyptian night (1985), diario del suo viaggio in Egitto, The hot gates (1961), raccolta di articoli, conferenze e riflessioni e Farfalla d’ottone (1958), commedia in tre atti.
Nel 1985 Golding e sua moglie si trasferirono a Perranarworthal, villaggio della Cornovaglia. Morì di insufficienza cardiaca otto anni dopo, il 19 giugno 1993. Alla sua morte lasciò la bozza di un romanzo, La doppia lingua, ambientato nell'antica Delfi, che è stato pubblicato postumo nel 1995.