DeLillo nacque da una famiglia di origini italiane e crebbe nel quartiere newyorkese del Bronx. Dopo la laurea in arti della comunicazione alla
Fordham University di New York (1958),
DeLillo ha lavorato per diversi anni come copywriter presso un'agenzia pubblicitaria.
DeLillo ha pubblicato il suo primo racconto nel 1960,
The River Jordan su Epoch, la rivista letteraria della Cornell University, e iniziò a lavorare al suo primo romanzo nel 1966.
Il suo primo romanzo,
Americana (1971, prima edizione italiana Saggiatore 2000, poi Einaudi 2008), è la storia di un dirigente televisivo alla ricerca della “vera” America.
È stato seguito da
End Zone (1972, prima edizione italiana Einaudi 2014) e
Great Jones Street (1973, prima edizione italiana Saggiatore 1997, poi Einaudi 2009).
La stella di Ratner (1976, prima edizione italiana Einaudi 2011) attirò l'attenzione della critica per il suo senso dell’umorismo barocco e la ricchezza lessicale.
A partire da
Giocatori (1977, prima edizione italiana Pironti 1993, poi Einaudi 2005), la visione del mondo di
DeLillo diventa cupa e pessimista con personaggi ancora più ostinati nella loro foga autodistruttiva. I critici all’epoca segnalarono in particolar modo la prosa ellittica ed evocativa di
DeLillo. Seguirono i thriller
Cane che corre (1978, prima edizione italiana Pironti 1991, poi Einaudi 2006) e
I nomi (1982, prima edizione italiana Pironti 1990, poi Einaudi 2004), ambientati in Grecia.
Rumore bianco (1985, prima edizione italiana Pironti 1987, poi Einaudi 1999), vincitore del National Book Award per la narrativa, racconta la storia di un professore di studi hitleriani che dopo essere stato esposto a un “evento tossico aereo” scopre che sua moglie sta assumendo una sostanza sperimentale per combattere la paura della morte e giura di procurarsi la droga a tutti i costi.
In
Libra (1988, prima edizione italiana Pironti 1989, poi Einaudi 2000)
DeLillo presenta un ritratto immaginario di Lee Harvey Oswald, l'assassino del Presidente John F. Kennedy.
Mao II (1991, prima edizione italiana Leonardo 1992, poi Einaudi 2003) si apre con un matrimonio di massa officiato dal leader di una setta Sun Myung Moon e racconta la storia di uno scrittore solitario che rimane invischiato in un mondo di violenza politica.
DeLillo ha ricevuto significativi consensi per il poderoso romanzo
Underworld (1997, prima edizione italiana Einaudi 1999), che fornisce un commento sulla storia e la cultura americana nell'era della Guerra Fredda.
I successivi lavori di narrativa di
DeLillo includono
Body Art (Einaudi 2001), sulle esperienze soprannaturali di una donna rimasta vedova da poco;
Cosmopolis (Einaudi 2003; film 2012), ambientato in gran parte nella limousine di un miliardario mentre attraversa Manhattan;
L’uomo che cade (2007, prima edizione italiana Einaudi 2008), che racconta la storia di un sopravvissuto agli attentati dell'11 settembre;
Punto Omega (Einaudi 2010), una meditazione sul tempo;
Zero K (Einaudi 2016), un'indagine sulla criogenia e l'immortalità umana e infine
Il silenzio (2020, prima edizione italiana Einaudi 2021) che segue le vicende dei partecipanti a una festa del Super Bowl durante una calamità naturale che colpisce tutto il mondo.
Oltre ai suoi romanzi,
DeLillo ha scritto diverse opere teatrali, la sceneggiatura del film Game 6 (2005) e la raccolta di racconti
L’angelo Esmeralda (2011, prima edizione italiana Einaudi 2013). Ha ricevuto il Library of Congress Prize for American Fiction nel 2013 e la National Book Awards Medal for Distinguished Contribution to American Letters nel 2015.
DeLillo vive attualmente vicino a New York nel piccolo sobborgo di Bronxville con la moglie, Barbara Bennett.