Yoga di Emmanuel Carrère è un libro che parla di un uomo, della sua crisi depressiva, del suo ricovero, della sua rinascita.
E Yoga di Emmanuel Carrère è ovviamente un libro sullo yoga inteso come disciplina in grado di riportare la pace e l'equilibrio in una mente che ha vacillato.
La vicenda autobiografica che viene raccontata nelle pagine di Yoga di Emmanuel Carrère è avvenuta ormai qualche anno fa, ma un libro con una testimonianza che pone l'individuo davanti ai meandri della mente e al malessere di muoversi nella società è quanto mai attuale.
Yoga di Emmanuel Carrère rientra nel genere narrativo più amato dall'autore francese, ovvero il memoir. Ma pur parlando di sé, la scrittura che emerge daYoga di Emmanuel Carrère ha il potere di farsi universale, di essere specchio di un contesto.
Romanzo al centro di numerose polemiche in patria (la moglie non ha apprezzato l'immagine che Carrère dipinge di lei), Yoga di Emmanuel Carrère si muove anche su un filo narrativo che apre a un dibattito sempre attuale: può la scrittura essere una forma di cura? Quanto è sottile il limite tra memoir e narcisismo?
Lo yoga per Emmanuel Carrère è senza dubbio il modo per effettuare un'esplorazione interiore e, allo stesso tempo, per muoversi attraverso una nuova acquisita sensibilità.
Eppure quello che emerge da Yoga di Emmanuel Carrère è che non esiste una serenità perpetua, ma esiste il modo per trovare degli sprazzi di tranquillità e di silenzio.
Yoga di Emmanuel Carrère è un romanzo sullo yoga, certo, ma è anche un romanzo sull'interiorità umana: miserie, nevrosi e tutto ciò che compone il materiale che forma il nostro essere.
Recensione di Stefania C.