Vogliamo un tempo nuovo è un libro palpitante, composto prevalentemente da parole estranee alla tradizione poetica italiana del Novecento e anche quando, qualche volta, lo sono, sono esatte, misurate, che sanno cogliere, fatte salve alcune rare eccezioni, rapidamente e significativamente tratti e istanti della sua e della nostra esistenza. Il tutto sapientemente e rigorosamente impostato dentro una chiara classicità di pronuncia, che fa di questo poeta milanese, innamorato dell'Irpinia e del Mezzogiorno, uno dei più disincantati e al contempo attenti osservatori della sua e della nostra realtà, anche con risvolti e precise problematiche sociali che assillano il nostro Paese e il mondo, del tutto assenti dalle sillogi d'esordio.