"Un aquilone nasce dal desiderio di giocare col vento, come una poesia nasce dal desiderio di giocare con le parole. Ma è il pilota a guidare l'aquilone, anche a dispetto del vento, ed è il poeta a costruire la poesia, anche a dispetto dell'amore. L'amore vola, scrive, soffre, gioisce, piange, grida d'allegrezza e, bizzarro come il vento, è lui stesso bellezza. Per questo ci vogliono piloti gentili e fermi come poeti certi del proprio amore per la bellezza. Tutto scorre e il presente non è altro che il futuro passato, ma questo è il ritmo, la musica che accompagna lo svolgersi della grande armonia. Non c'è metrica, non c'è regola fissa, non c'è linea guida, ma solo note, parole, brezze da raccogliere e nuovamente seminare. Tu sei preziosa "bellezza" che ti rendi visibile nonostante le nostre superbe cecità". L'autore.