Cartonato, 150 ill. col. Con i suoi ottomila esemplari, la raccolta vascolare del Museo Archeologico Nazionale non teme confronti per antichità, quantità e qualità. Ha origine dagli scavi settecenteschi di Domenico Venuti, "Soprintendente Generale agli Scavi di Antichità del Regno", che riporta alla luce nelle necropoli della Campania i primi nuclei di "vasi etruschi", come venivano chiamati all'epoca. Migliaia di pezzi hanno ampliato in seguito questo corpus prezioso, frutto di scavi archeologici in Magna Grecia e di celebri collezioni acquisite dal Museo. I vasi attici firmati dal ceramografo Assteas, l'"hydria" Vivenzio con la rappresentazione della presa di Troia, gli imponenti crateri apuli da Ruvo e Canosa: un'enciclopedia esaustiva della ceramica antica tra VIII e II secolo a.C., dalla produzione a impasto dell'Età del Ferro al bucchero, alla ceramica attica figurata, ai manufatti italioti ed ellenistici.