"Vasari. Il Teatro delle Virtù" è un invito a seguire l'intricato percorso di decifrazione dell'opera del colto ed eclettico maestro aretino. Fra le celebrazioni che ricorrono quest'anno in suo onore, il progetto espositivo - dislocato in due prestigiose sedi nel cuore di Arezzo e declinato in otto sezioni tematiche - e il catalogo che lo accompagna si stagliano, infatti, in un nuovo filone interpretativo, volto a riesaminarne i complessi apparati visuali e allegorici. Per molto tempo, le sottilissime citazioni e la carica simbolica che permeano le creazioni vasariane sono state percepite come un appesantimento erudito, dettato più da intenti celebrativi della committenza che da significati reconditi e pregnanti. Oggi, invece, critici e storici dell'arte hanno riportato alla luce i "mondi" sia visibili che invisibili di Vasari. All'interno di questi "mondi" le Virtù - da qui il titolo - sono protagoniste, nonché uno dei concetti cardine. Virtù intese sia come valori che guidavano la condotta personale dell'artista, sia come principi ispiratori della sua arte. Grazie al mirabile lavoro del comitato scientifico - che ha selezionato e reperito in Italia e all'estero quadri, oggetti d'arte, disegni, documenti e pubblicazioni rare - i fruitori e i lettori vengono introdotti nell'universo parallelo che sta dentro e al di là di Giorgio Vasari e che, seppur distante, è vicino alle realtà virtuali della società odierna.