Questo testo è una delle migliori occasioni che abbiamo di scoprire che Thoreau non è solo "il più importante scrittore americano di storia naturale", ma anche un autore che riesce a trarre dall'osservazione della natura la possibilità di raccontare la storia di un popolo, la sua vita quotidiana e le sue prospettive future. I luoghi toccati da Thoreau nel suo breve e unico viaggio fuori dagli Stati Uniti - dal 25 settembre al 3 ottobre del 1850 - appartengono tutti a quella che oggi è la provincia del Québec: Montréal, Montmorency, Sainte-Anne-de-Beaupré, Québec, il San Lorenzo. "Mentre viaggiavamo verso nord gli aceri da zucchero, i faggi, le betulle, le cicute, gli abeti, i noci e i frassini dominavano sempre più il paesaggio. Per il viaggiatore di passaggio il numero di olmi in una città è il metro della sua civiltà. Il Canada che vidi non era semplicemente un posto dove terminavano le ferrovie e dove si rifugiavano i criminali. Le cascate erano come una droga, e noi ne diventammo dipendenti. Ce ne eravamo abbeverati troppo." Un diario di viaggio di Thoreau, un ritratto del Canada, ricco delle descrizioni dei paesaggi che la Natura offriva e degli uomini che incontrava lungo il cammino.