Nell'estate del 1817 Leopardi segna su un foglietto alcuni appunti e lo ripiega, in maniera che possa entrare in una tasca. È questo l'impensato inizio delle 4526 pagine che verranno e che costituiranno lo Zibaldone di pensieri. Questo libro per la prima volta racconta la storia materiale delle carte di un'opera che sfugge a ogni definizione, dandone una descrizione minuziosa per arrivare a indagare le coordinate delle prime cento pagine, attraverso le forze che le attraversano. L'affascinante inizio del diario intellettuale che ha accompagnato Leopardi per quasi tutta la vita (1817-1832) è qui scandagliato nelle sue pulsanti motivazioni, incrociando i progetti e le opere che intanto l'autore metteva in cantiere. Tornando a quel tempo brulicante di vita, nel momento aurorale della formazione dello Zibaldone, il volume avanza nuove proposte di datazione per le prime cento pagine, gettando un inedito sguardo critico su quell'imperfetto capolavoro.