Un anno di vita in montagna seguendo il ritmo delle stagioni, circondati dalla natura selvaggia, finalmente liberi di sperimentare uno stile di vita diverso da quello cittadino.
Con una buona dose di autoironia ma consapevoli del valore del nostro impegno, raccontiamo le motivazioni che ci hanno portato a questa scelta e le difficoltà per metterla in pratica; gli episodi più significativi e le situazioni tragicomiche che ci siamo trovati ad affrontare; la necessità di mettersi alla prova e adattarsi; la vita in borgata e la ricerca di una connessione con l’ambiente naturale in cui siamo immersi; il tentativo di far convivere il bisogno di naturalezza con una mente plasmata e assorbita dalla modernità.
Prendendo spunto da questa nuova realtà affrontiamo temi quali la questione del reddito, la decrescita volontaria, l’autoproduzione, il rapporto con la natura, il valore del tempo libero e di una socialità più “umana”. Ci piace pensare che la nostra esperienza possa contribuire alla definizione di un modello attuale e realistico di ripopolamento dei contesti rurali, troppo spesso trascurati e sempre più ricchi di opportunità. E, perché no, stimolare qualcuno a intraprendere un proprio percorso di liberazione.