Le baby gang sono un inizio di un percorso criminale che spesso parte dalla catena della malavita organizzata, ne traccia una strada che avvolge un tessuto sociale debole quale quello degli adolescenti per poi ricongiungersi con un nuovo "feroce" anello alla catena madre. Se pensi che leggendo questo libro tu possa in qualche modo provare piacere allora non lo leggere, poiché le storie raccontate, ispirate a fatti realmente accaduti, non sono piacevoli da leggere ... né tantomeno lo sono state per me viverle e scriverle. Il libro, ambientato nella Napoli tra gli anni '80 e '90, racconta le storie di violenza che gli adolescenti ebbero modo di sperimentare sulla propria pelle a causa del contesto criminale di quegli anni, quando la piena attività delle famiglie camorristiche dava vita a micro-organizzazioni criminali - chiamate baby gang - che fondavano le loro radici in quel tessuto criminale e che si alimentavano giorno dopo giorno con atti di viltà ai danni di coetanei che avevano l'unico torto di non appartenere a nessun sodalizio criminale o famiglia a esso afferente. Oggi il fenomeno delle baby gang è tutt'altro che scomparso, si presentano sotto una matrice di delinquenza diversa da quelle che si vedevano negli anni '80 ma sono di fatto più violente, cani sciolti senza il "cappello del clan"!