«Raramente un intellettuale, da vivo come da morto, ha coalizzato un odio così costante»: le parole di Robert Belot, biografo di Lucien Rebatet, sintetizzano la caratteristica principale di questo autore francese, frettolosamente liquidato come"collaborazionista", che fu in realtà scrittore elegante, critico cinematografico raffinato e indiscusso protagonista della vita culturale francese degli anni Trenta e Quaranta.