Una storia che riprende il passato, quello della civiltà dell'antica Grecia, e la fa rivivere nel presente. Il lettore che si accinge a leggere queste righe può e deve crearsi uno spazio storico temporale suo, i personaggi, che sono tanti, alcuni veri altri inventati hanno un filo conduttore col passato, la mitologia regna sovrana in queste righe ma il lettore deve imparare a intravedere la luce che poi diventa sua, quasi un tentativo di trasformare le emozioni che legge nelle sue proprie, attraverso Sophia e la sua storia, che riesce a trasportare il presente nel passato e a scrivere la vita che non può sparire da un momento all'altro, come non può scomparire una civiltà che ha dato le origini alla nostra storia e al nostro vivere. Il lettore deve concentrarsi su ogni singolo evento narrato per far propria l'essenza dei fatti narrati, attraverso personaggi fantastici ma legati alla realtà con la costante metafora della vita che è una lotta continua verso il raggiungimento dei propri obiettivi senza per forza dover correre, ma camminare attraverso miti e leggende che abilmente l'autrice racchiude in queste righe per poi ritrovarsi a scrivere qualcosa che è un amore senza fine, perché solo questo nome lei può dare alla sua storia, sotto la melodia d una famosa canzone moderna che la riporta alla realtà. Un libro particolare, pieno di citazioni e personaggi, di luoghi, avventure e stati d'animo che vengono trasmessi abilmente e con tanta cura dei dettagli. Le realtà raccontate non sono mai velate, ma sempre veritiere: i personaggi che le compongono non hanno l'attitudine a mentire e si configurano come attori consapevoli nella rappresentazione di un mitico passato che ragiona al presente, di cui si nutre per sopravvivere. Il senso oscuro della vita è tutto chiuso in quel quotidiano trascinarci come eroi che attendono di combattere l'ultima battaglia, le battaglie di ieri sono quelle di oggi, di tutti noi, anche senza armatura, con un'armatura dell'anima che ci fa sopravvivere nel marasma quotidiano della vita.