Il conte Tolberto parte da Collalto per recarsi in Terrasanta al seguito del primo pellegrinaggio armato per liberare Gerusalemme dagli infedeli, incoraggiato da Papa Urbano II con l'appello lanciato al concilio di Clermont-Ferrand (1095). Nel 1138, il nobile redige il suo testamento temendo che "in quel viaggio di Dio e del Santo Sepolcro giunga alla fine della vita e venga l'ultimo giorno...". La partenza da Collalto, il trasferimento a Venezia, l'avventurosa traversata via mare e l'arrivo in Terrasanta fanno da cornice alla crisi spirituale di un nobile soldato cristiano chiamato a spargere il sangue di altri esseri umani. Il libro ricostruisce i fatti che hanno portato la regina Melisenda di Gerusalemme a donare al nobile di Collalto la preziosa reliquia, due spine che la tradizione popolare vuole siano appartenute alla corona che cinse il capo di Cristo nel giorno del supplizio. La reliquia delle Sacre Spine, riparatrice del male, portatrice di clemenza e ristoratrice della siccità, è custodita a Collalto, nella chiesa di San Giorgio e tutt'ora venerata. Prefazione di Danilo Riponti.