Jacques Derrida tenne questo Corso sul rapporto fra teoria e prassi all'École Normale Supérieure di Parigi dove insegnò negli anni Settanta. Il tema, assegnatogli dalle autorità accademiche, esprime il clima culturale di quegli anni, in cui il pensiero marxista esercitava un grande influsso nella vita politica ed anche nel modo di concepire la filosofia. Le nove lezioni che lo compongono prendono le mosse dal problema della prassi messo a fuoco dal pensiero marxista in polemica con l'ideologia «borghese». Dal commento ad Althusser, docente anch'egli all'École Normale negli stessi anni, il discorso derridiano si amplia alla questione radicale della natura del fare, della natura dell'azione. Si tratta di cogliere il movente del fare: questo movente implica necessariamente una teoria? Oppure teoria, e prassi nascondono, come loro legame, il coinvolgimento del loro soggetto, decisivo quanto enigmatico? Da Marx ad Aristotele, da Kant ad Heidegger (di cui viene proposto un commento della interpretazione della tecnica moderna), le lezioni conducono il lettore in un percorso in cui già si annunciano molte delle questioni che Derrida non smetterà di interrogare lungo un itinerario di pensiero insieme accogliente ed insondabile.