Tra gli svariati libri che trattano l’argomento, questo libro scritto da Andrea Palmeri “Tatuaggio dalle origini ai giorni nostri”(Eclettica Edizioni pp 110 euro 13) è sicuramente uno dei più originali e allo stesso tempo completi. L’autore con il suo viaggio nel mondo e nella storia del tatuaggio, tocca aspetti e particolari poco conosciuti, ma di indubbio interesse. Il libro tratta la storia della pratica tatuatoria in Europa e come ci dice l’autore- Il tatuaggio può vantare una storia e una tradizione millenaria. Ha accompagnato l’uomo europeo lungo tutto il suo percorso storico dalla più remota antichità ai giorni nostri.-
Chi pensava che il tatuaggio fosse una prerogativa degli indigeni che abitavano le isole del sud del pacifico, deve quindi ricredersi. Leggendo questo libro scoprirà come la pratica del tatuaggio fosse conosciuta presso tutti i popoli europei, seppur con finalità molto diverse tra di loro. Per esempio alcuni popoli guerrieri del nord Europa come i britanni e i pitti ,usavano pitture indelebili e tatuaggi per rendere le proprie facce ed i loro corpi più terrificanti agli occhi dei nemici. Invece presso alcuni popoli che vivevano nell’area danubiana, il tatuaggio aveva la funzione di distinzione sociale ed indicava l’appartenenza alle classi più elevate. I greci propugnatori dell’ideale ellenico di bellezza ,che il nudo corpo rappresentava ,lo consideravano una pratica barbara e si servirono dei marchi solo per punire schiavi e prigionieri di guerra