Attenti nel percepire i cambiamenti storici e le evoluzioni sociali destinati a influenzare l'economia globale, Bodrunov e Kvint illustrano e analizzano il concetto di "noonomia" (ideato proprio dal professor Bodrunov) e lo applicano al caso russo. Secondo gli illustri economisti, il Paese dovrebbe adottare una politica socioeconomica che consenta progressi molto rapidi, valutando criticamente e incorporando le esperienze migliori della Cina e dei paesi del Nord Europa. Si tratterebbe, quindi, di introdurre un sistema efficiente di pianificazione, che, da un lato, operi in una economia di mercato, e, dall'altro, instauri un solido sistema di welfare che tuteli soprattutto le fasce deboli. Bodrunov e Kvint mostrano come la combinazione di capacità tecnologiche in rapida crescita e una cultura spirituale matura possano portare l'umanità dal regno della necessità al regno della libertà, a condizione che le persone diventino veramente "intelligenti". Da questi presupposti nasce una nuova metodologia per l'organizzazione della conoscenza socioeconomica: la noonomia.