Narratore, filosofo, uomo di teatro, giornalista, militante politico, Albert Camus ha segnato il suo tempo come nessun altro scrittore. Tradotto quasi in tutto il mondo, il suo modo di legare riflessione filosofica, narrativa e concrete battaglie politiche è stato d'esempio per migliaia di giovani del dopoguerra, quelli non irretiti negli schieramenti della guerra fredda. Tra "Lo straniero" e "La peste", la sua visione della storia e dell'esistenza, certamente non consolatoria e non complice, ha tuttavia cercato le vie della solidarietà tra gli individui, oppressi dai meccanismi sociali e dai limiti stessi della condizione umana. Insieme solitaire e solidaire, Camus ha indicato i modi della rivolta nell'apertura verso gli altri, con la celebre affermazione "mi rivolto, dunque siamo". Gli scritti raccolti in questo volume, accompagnati da quattordici foto che documentano la sua breve vita e i molti aspetti della sua esperienza, sono un segno di riconoscenza della cultura italiana più esigente verso un maestro il cui insegnamento continua a sembrarci ancora oggi uno dei pochi davvero necessari e attuali.