C'è un'idea di movimento verso l'ignoto, di libertà, di fuga oltre i confini dello spazio e del tempo in questa silloge emblematicamente intitolata STAZIONI. C'é la rappresentazione di un mondo circoscritto che prelude però a qualcosa di più ampio che si apre alla vista di una umanità variegata alla ricerca di altro da ciò che già possiede mentre porta con sé cose e idee di mondi lontani, di tempi passati, profumi, odori, colori. Eleonora Bellini rappresenta persone e situazioni con estrema delicatezza e verosimiglianza dipingendo passeggeri di tutte le età e di diversi pensieri con parole nitide, precise e misurate, anche quando subentrano la malinconia o la nostalgia o visioni incantate negli occhi dei bambini o anche quando il disagio delle attese genera malumore o preoccupazione. L'osservazione è acuta, la resa "pittorica" efficace, lascia spazio a riflessioni sui luoghi, le vicende, la storia.