Il 14 luglio 1933, nella stanza 224 del lussuoso Grand Hotel Des Palmes di Palermo, Raymond Roussel, eccentrico e controverso scrittore francese, viene trovato morto. Le autorità archiviano il caso come una morte naturale dovuta a overdose di barbiturici, ma i sospetti non si spengono. Perché quell'uomo, accompagnato da uno chauffeur e da una dama di compagnia, si trovava lì? E soprattutto, cosa si cela dietro il velo di discrepanze nei documenti ufficiali? A distanza di oltre trent'anni, nel 1964, il giornalista Mauro De Mauro tenta di far luce sulla vicenda, raccogliendo le memorie di un cameriere dell'hotel ancora in vita. La sua inchiesta culmina in un articolo pubblicato sul quotidiano l'ora, ma molte domande restano senza risposta. Nel 1971, Leonardo Sciascia riprende il caso in forma narrativa, senza però sciogliere l'enigma. Oggi, stanza 224 riprende il filo di questa storia attraverso un'indagine storica e letteraria accurata. L'autore ricostruisce la figura di Roussel, un genio eccentrico e incompreso, e affronta le falle di un'inchiesta ufficiale condotta con superficialità e negligenza. Con una scrupolosa ricerca documentaria che spazia tra Sicilia, Italia e Francia, il libro svela dettagli inediti, contraddizioni nei referti e le molteplici ipotesi che circolarono all'epoca: overdose accidentale, eutanasia, suicidio o avvelenamento. Il testo combina diversi livelli narrativi: l'investigazione sul mistero irrisolto, la biografia psico-intellettuale di roussel e un'analisi storica del contesto dell'epoca, dal regime fascista alla vivace scena culturale palermitana del tempo. un intero capitolo esplora persino il lato esoterico della vita dello scrittore, con intriganti riferimenti alla ricorrenza del numero sette e ai rapporti ambigui tra lui, madame charlotte fredez e il suo autista. Stanza 224 non si limita a narrare una vicenda: è un'opera poliedrica che mette in discussione le certezze di un'inchiesta chiusa troppo in fretta e riporta sotto i riflettori un autore incompreso ma celebrato dai grandi dell'avanguardia surrealista, come André Breton, Paul Eluard e Louis Aragon.