Il dodicesimo libro della collana A-Z è dedicato a Susan Sontag, una delle figure più incisive e brillanti del secondo Novecento. "Scrittrice testardamente non specializzata'', come lei stessa si definì, ribadendo orgogliosamente la propria libertà intellettuale, Susan Sontag ha fatto dell'eclettismo un tratto identitario di sé e del suo lavoro, pervaso di voracità estetica, curiosità critica e radicalismo. Fra le pagine del volume, a cura di Massimo Fusillo, Sontag veste i suoi molteplici abiti: saggista, teorica delle arti, filosofa, critica letteraria, teatrale e cinematografica; ma anche romanziera, drammaturga, regista teatrale e cinematografica. Sessantatré voci, firmate da sette autori, studiosi e professori di diverse discipline, restituiscono il suo cruciale ruolo culturale, politico e sociale: dalla codificazione del Camp al "grado zero" del suo stile, dai luoghi in cui ha vissuto alle figure straordinarie, fra cui Jasper Johns e Annie Leibovitz, che hanno abitato la sua intensissima biografia. Le voci sono state scritte da Giuseppe Carrara, Massimo Fusillo, Serena Guarracino, Giulio Iacoli, Cristina Savettieri, Beatrice Seligardi.