La raccolta di saggi che proponiamo parte da un presupposto teorico che diventa lo strumento per capire il processo identitario che definisce il soggetto 'nomade' al femminile mentre interroga le nozioni di dislocazione culturale e geografica, di transculturalità, di perdita della memoria storica e personale, della contaminazione ed il loro ruolo nella percezione che lo stesso soggetto ha del Reale. In questo contesto di pensiero, la scrittura dell'esperienza ontologica del viaggio e della dislocazione è intesa come narrazione politica e come uno strumento essenziale per la promozione del pensiero critico e della pedagogia femminista. Nello stesso tempo, l'insegnamento della narrazione autobiografica diventa un punto di partenza fondamentale sia come indagine del significato politico della costruzione dell'identità che per capire come il Sé si muove fra la sfera pubblica e quella privata; come, nello stesso tempo, si apre alla ricerca del riconoscimento dell'autonomia e della consapevolezza della propria interdipendenza e vulnerabilità.