Agendo in modo drammatico e radicale, il simbolo sollecita alla riflessione, "dà a pensare" come sostenne Paul Ricoeur. Trattare di simboli, affrontare parole familiari eppure sconosciute, significa confrontarsi con un'esperienza estrema in cui la normale visione del mondo viene meno e le categorie razionali intorno a cui è organizzata la vita risultano inadeguate. Oggetto di un'analisi costante e mai del tutto interrotta, il simbolo concerta la logica e le forme della razionalità in modo estremo, funzionando soprattutto da categoria polivalente per dispositivi linguistici come l'allegoria, la metafora, l'enigma, l'immagine. Senza prescindere dalla sua evoluzione tematica, qui si ripercorrono le tappe fondamentali di questa storia concettuale del simbolo in un percorso teorico che racconta similitudini e differenze, continuità e rielaborazioni di quello che rimane il tramite più indicato per affrontare la natura dell'umano, l'incontro con l'Altro, la natura dell'atto stesso del pensare.