Cento anni fa, attraverso l'insurrezione di ottobre, l'Impero russo assumeva una nuova configurazione nel paesaggio delle forme della politica mondiale. Due furono i fondatori della nuova conformazione, Lenin e Dzerzinskij: Lenin, uomo che non esitava a trasformare i punti dell'ideologia in linee di risoluzioni; Dzerzinskij, uomo che non aveva paura di convertire le risoluzioni in direttive e in fatti. Straordinario stratega il primo, incomune tattico il secondo, tenaci entrambi nel condurre le battaglie, e assicurare le vittorie, della rivoluzione bolscevica senza finte e ambiguità da "ambulanti della parola", concentrarono la disposizione d'animo del proprio séguito sulle regole del codice semplice del miliziano - che è il codice naturale del militaris vir, l'uomo il quale porta le armi per vincere.