Di Ferdinand de Saussure, in filosofia del linguaggio, si parla poco. Questo significa che la sua prospettiva sarebbe inutile, o persino dannosa? Oppure, al contrario, consentirebbe di affrontare meglio problemi insormontabili per gli approcci correnti? La nuova immagine di Saussure che emerge dal lavoro sui suoi testi condotto negli ultimi anni permette di cogliere una dimensione filosofica del suo lavoro? E se sì, perché chi viene da altre tradizioni ed esperienze dovrebbe interessarsene? A tali domande rispondono, in questo volume, studiosi di diversa estrazione e impostazione (fra cui alcuni tra i massimi esperti del pensiero del linguista ginevrino), e dalle loro risposte emerge un Saussure tutt'altro che privo di esprit philosophique, sorprendentemente presente nel dibattito attuale, e indispensabile per quello futuro.