Che cos'hanno in comune piatti come il sanguinaccio, il buristo e il roventino? La materia prima con cui sono preparati: il sangue, liquido prezioso tanto da essere considerato sinonimo di vita, ma anche elemento base di molte ricette fin dai tempi antichi. Ripercorrendo la storia dell'uomo dalle popolazioni della Mesopotamia fino ai giorni d'oggi, passando per l'antichità romana e il Medioevo, l'autore ci racconta come il sangue abbia sempre provocato timore, stupore o senso di reverenza, e passa in rassegna i significati assunti dal liquido vitale nelle diverse culture. Molti popoli ne hanno fatto uso in cucina, e la tradizione gastronomica italiana non è da meno: il saggio si chiude così con un'ampia rassegna di pietanze suddivise per regione, ricette appartenute alla tradizione povera che racchiudono un patrimonio di sapori e profumi da recuperare.