Firenze, 1445. Nel rumore di una pulsante metropoli sempre più ricca, più viziosa e più audace, la potente famiglia dei Medici ha ormai assunto il dominio della città. I suoi membri sono intenzionati a essere ricordati dalla storia. Questo fine giustifica ogni mezzo: volubili alleanze, ambiziose campagne militari, intrighi e assassinii. E grandiose opere d'arte. In questo clima nasce Sandro Botticello, figlio di un umile conciatore. È un ragazzo sensibile, con una vena malinconica e un occhio attento. La sua lingua è la bellezza. Fin da giovane scopre di avere uno straordinario talento per il disegno e la pittura, talento che presto lo catapulterà fuori dalla miseria da cui proviene e direttamente tra le facoltose e feroci famiglie che cospirano contro, o insieme, ai Medici. La sua penna e i suoi pennelli diverranno armi e strumenti al servizio delle faide politiche, della diplomazia e delle mode dell'alta società fiorentina. L'arte di Sandro diverrà presto un diario intimo e segreto del suo secolo.