Il volume "Rubens e i fiamminghi" accompagna una grande mostra ospitata nella prestigiosa villa Olmo di Como, che, per numero e qualità delle opere, si presenta come una delle più importanti dedicate in Italia al celebre pittore fiammingo (Siegen, 1577 - Anversa, 1640).
Fulcro dell'iniziativa sono venticinque opere di Rubens provenienti da alcuni dei più importanti musei viennesi come la Pinacoteca dell'Accademia di Belle Arti, il Liechtenstein Museum e il Kunsthistorisches Museum.
Spiccano per importanza "Il satiro sognante" del 1610- 12, "Borea rapisce Orizia" del 1615, "La circoncisione di Cristo", "Le tre grazie" del 1620-24, e la straordinaria "Testa di Medusa" del 1617-18. Di notevole pregio anche alcuni piccoli olii su tavola di soggetto sacro, dipinti da Rubens come studi preparatori per i dipinti commissionatigli nel 1620 per il soffitto della Chiesa dei Gesuiti di Anversa, nei quali è possibile leggere la personale calligrafia dell'artista.
In dialogo con i capolavori di Rubens cinquanta opere pittoriche dei principali artisti fiamminghi suoi contemporanei, come l'allievo e amico Anthonis Van Dyck, Gaspard de Crayer, Jacob Jordaens, Pieter Boel e Theodor Thulden.
Il volume accoglie i saggi critici di Sergio Gaddi, Renata Trnek ed Enzo Villa.