Questo libro nasce da un ritrovamento e dalla speranza di suscitare interesse per nuove ricerche sul ruolo delle donne nella costruzione dell'Italia repubblicana. Il ritrovamento è quello delle carte appartenenti a Ada Amendola, figlia di Giorgio scomparsa, nel 1974, a soli 38 anni per una grave malattia. Si tratta di interviste, databili intorno al 1971-72, condotte da Ada, militante comunista romana ad anziane donne comuniste, protagoniste della lotta contro nazisti e fascisti e del radicamento del partito comunista nella capitale. Alle donne di Ada, che non sono quelle più note, le primissime file, ma donne che potremmo definire comuni protagoniste di un cammino sostanziato di volontà di agire, di contrapporsi alla miseria, al sopruso, all'invasione, all'ingiustizia di uscire insomma dal servaggio in cui era tenuta la donna italiana. Accanto alle interviste di Ada. Gli autori hanno inteso testimoniare, attraverso figure e movimenti collettivi, non tanto della partecipazione femminile alla lotta armata, ma alla Resistenza civile senza la quale la Resistenza non avrebbe potuto mettere radici. Una molteplicità di forme della resistenza civile per ridare dignità al nostro Paese.