1919. Sui desolati campi di battaglia nel nord della Francia, i cannoni della Grande guerra tacciono. Battaglioni speciali devono ora raccogliere i morti per la sepoltura. Il fidanzato di Amy Vanneck è uno tra i tanti, troppi, soldati dispersi, e lei non può accettare di non potergli dare un vero addio e una lapide col suo nome: sfidando le convenzioni dell'epoca, Amy parte alla volta della Francia, determinata a scoprire cosa ne è stato dell'uomo che ama. Ma c'è anche chi alla guerra è sopravvissuto, almeno fisicamente, perché tutt'altra cosa è smettere di sentirsi prigionieri della crudeltà di cui si è fatta esperienza: il capitano Mackenzie non riesce nemmeno a concepire di fare ritorno a casa, finché tutti i suoi compagni caduti non avranno ricevuto una degna sepoltura. Il suo lavoro viene però bruscamente interrotto quando una macabra scoperta emerge dalle rovine di un bastione tedesco, portando alla luce un crimine di guerra di inumana ferocia. Nella graduale rivelazione di questa verità oscura, il destino di Mackenzie e quello di Amy si intrecceranno in una commovente storia di sacrificio, amore e lealtà che forse, proprio a partire da quei campi di battaglia desolati, li aiuterà a guarire le ferite interiori che la Prima guerra mondiale gli ha inferto. Un romanzo avvincente, cinematografico, abilmente intrecciato, che getta una luce potente su un aspetto trascurato della Storia e ci interroga sull'identità, la razza, l'appartenenza, e la possibilità di un'etica sui campi di battaglia che le grandi potenze costringono le persone ad attraversare. Destinato a rimanere a lungo impresso nella memoria di chi legge anche dopo aver girato l'ultima pagina.