La grafia del depresso, quella dell'isterica, i segni della paranoia e quelli dell'ossessione... Questo vivace manuale, scritto con uno stile scorrevole e accattivante da una grafologa di esperienza ed acume, cerca di far emergere, attraverso una selezione di sintomi diversi estrapolati dal vasto ambito della patologia mentale, il nucleo essenziale degli elementi grafici corrispondenti a stati psicopatologici.Se la grafologia non consente infatti di individuare il grado di gravità della malattia, può però analizzare la personalità del malato nella sua dinamica e seguirlo nel percorso psicologico, offrendo un utile strumento di supporto a professionisti e familiari che assistono quotidianamente i malati psichici. Scrive Nicole Boille nella prefazione del libro: "Alla domanda che l'autrice poneva nel 1989 riguardo al proprio libro: 'Riuscirà a dimostrare che la grafologia occupa ormai un posto importante nei metodi di indagine clinica, svolgendovi un ruolo di prevenzione, di orientamento e di aiuto?', possiamo oggi rispondere che esso svolge in pieno la sua funzione. Il libro di Florence Wikowski, unico per la materia, è corredato da esempi tratti dalla propria esperienza e dalle ricerche ospedaliere da lei stessa svolte. Il carisma che la sua personalità irradiava, trasmesso anche attraverso queste pagine, stimola la sensibilità e la passione del grafologo impegnato a capire il disagio umano nelle sue componenti genetiche e ambientali, sollecitandolo ad essere sempre disponibile e aggiornato. La traduzione italiana, dopo venticinque anni dalla stesura originale, restituisce quello che è alla base degli studi psicopatologici dal punto di vista medico e psicoanalitico, e conferma le corrispondenze grafologiche che negli anni '80 erano all'apice della ricerca qualitativa presso la scuola francese. Psicopatologia e scrittura va letto con la disponibilità ad affrontare l'universo del disagio e della diversità, apprezzando la competenza e la prudenza espresse dall'autrice grafologa".