Il centro-sud Italia è un unicum (storico, sociale, culturale) nel contesto europeo e i diversi caratteri regionali dei suoi abitanti danno vita a un campionario tipologico di straordinaria complessità. Com'è ovvio, i pregiudizi si sprecano: i romani sono oziosi e scettici, i napoletani superstiziosi e sfrontati, i calabresi testardi e rissosi, i siciliani gelosi e riservati, i sardi diffidenti e permalosi. Letteratura, cinema e teatro hanno giocato con questi stereotipi fino alla banalizzazione. Ma c'è qualcosa di vero in queste etichette? E se sì, quali sono le ragioni per cui sono nate e continuano a vivere? E che legame c'è fra i caratteri regionali e lo sviluppo storico-sociale delle organizzazioni criminali del Sud? Quali sono le peculiarità della mafia, della 'ndrangheta, della camorra, della Sacra corona unita, e le differenze con le comunità criminali di altri paesi? Un viaggio per conoscere la psicologia dell'altra metà d'Italia; per trasformare il luogo comune in strumento di comprensione di una diversità che è parte imprescindibile della vita nazionale.