Il volume muove dalla consapevolezza che, senza una rinnovata passione civile e pedagogica per la scuola d'infanzia e per l'emancipazione dei bambini e delle bambine, il nostro sistema scolastico e i nostri sforzi educativi sono destinati a poggiare su basi fragili e inadeguate. A questo proposito, oggi, occorre tutelare l'infanzia dalla mistificazione e dalla mercificazione legate al neoliberismo trionfante. L'obiettivo del testo è individuare una tradizione pedagogica che faccia perno sulla dimensione intellettuale secondo un orientamento democratico, anziché meritocratico ed economicista. Una tradizione sulla quale sia possibile innestare una nuova fase di sviluppo della scuola d'infanzia, volta a garantire la liberazione e l'autentica crescita umana di tutte le bambine e di tutti i bambini. Tale tradizione viene individuata lungo la linea che unisce Maria Montessori a Bruno Ciari, esprimendosi nell'idea di una scuola d'infanzia collocata in un orizzonte pienamente democratico, come scuola dei futuri cittadini.