Gottofaro è un villaggio come tanti, piccolo e refrattario ai cambiamenti. La sua esistenza scorre placidamente come l'acqua del piccolo fiume che attraversa il bosco appena fuori dal paese. L'intera vita dei suoi abitanti ruota intorno alla festa del santo patrono, Corbiniano, e ai preparativi che ne anticipano la celebrazione. La quiete della cittadina viene rotta quando il Comune decide di istituire una biblioteca pubblica. La notizia che il posto da bibliotecario sarà occupato da una ragazza, una forestiera per giunta, genererà diffidenza e paura in buona parte della popolazione. L'unico a cercare di instaurare un legame con la nuova arrivata sarà l'adolescente Fernando. La sua sensibilità vivace lo porterà a intuire cose che il resto del paese si rifiuta di vedere, a scorgere la malvagità dietro il pretesto della rettitudine. Rimarrà, suo malgrado, coinvolto in un dramma antico come il mondo, di cui forse non riuscirà mai a liberarsi.