La parola chiave di questa silloge poetica di Martina Kostner è senza dubbio "essenziale" come di essenzialità dovrebbe essere fatta la vita, vissuta e gestita al netto di fronzoli superficiali. Il contesto narrativo ci accompagna verso tre periodi di vita dell'artista, dove il "Cambiamento", "L'Amore", "La Tempesta" - segnano lo scandire di quel vivere a volte complicato, distopico e perturbato, da qui la necessità di quella essenzialità necessaria a non impazzire, indispensabile chiarezza, messa a nudo di quei sentimenti di controverse aspettative. Poesie essenziali, a volte piccole incisioni in quella corteccia primordiale che chiamiamo vita, prose ricche di figure retoriche usate dal poeta nella descrizione del proprio vissuto ma non solo, una mano tesa all'infinito. La narrazione poetica scorre veloce e prosa dopo prosa si scopre l' immagine come un dipinto, un affresco di vita, uno scatto dell'anima. Alla fine, dopo il cambiamento, cosa ci resta? Forse la tempesta? Le considerazioni finali non sono affatto scontate.