Pigmalione è il più letto, conosciuto e amato lavoro teatrale di George Bernard Shaw. Vi si celebra il trionfo di quella formula che Shaw apprese dal conterraneo Oscar Wilde, secondo la quale era possibile parlare di cose serie agli inglesi a una sola condizione: quella di divertirli. Narrando la vicenda dell'attraente professor Higgins che decide per scommessa di insegnare a Eliza, piccola fioraia «cockney», a parlare e a comportarsi come un'aristocratica, trasformandola in un'altra persona, l'autore affronta temi fondamentali per la sua linea polemica: la lingua, la discriminazione sociale, l'assistenzialismo, l'emancipazione della donna. Scritta nel 1912, la commedia di Shaw ha conosciuto un immediato e duraturo successo: basti ricordare My Fair Lady , il fortunatissimo adattamento a commedia musicale degli anni Cinquanta degli americani Lerner e Loewe. «Ebbene, signore, in tre mesi io posso far passare questa ragazza col suo inglese da marciapiede per una duchessa ad un garden party di qualche ambasciatore».