Come completare la prima e parziale integrazione europea per garantirsi un ruolo in un mondo economico sempre più globalizzato. Si può? E come? E la globalizzazione è davvero alla fine? Nello scenario che si intravvede l'Italia, anche con la nuova legge di stabilità per il prossimo triennio, che posizione si troverà ad occupare? Le misure adottate, che vengono vendute come quarta rivoluzione industriale, sono sufficienti e adeguate alla realtà? Le linee di azione si possono così configurare: dove trovano le risorse per essere realizzate? L'economia del nostro Paese può fornire risorse? Le possibili risposte dalle tecnologie e dalla organizzazione a che punto sono? Il "piccolo è bello" deve andare in soffitta? Partendo da un'analisi dei dati statistici predisposti da Eurostat, DIW, DIWEcon, London Economics, quale quadro emerge comparando le situazioni dei vari Paesi, gli errori commessi, la storia pregressa e quali prospettive? E infine, l'impresa può venire in soccorso della politica?