Il vestire gentile, che non comporti sfruttamento e crudeltà nei confronti degli animali, non è solo una tendenza passeggera, ma crescerà e si diffonderà come la nuova moda destinata a restare. Il suo sviluppo origina da molteplici preoccupazioni e desideri, che mirano a un'idea di sostenibilità più estesa: contrastare il cambiamento climatico, risparmiare sofferenza agli animali, salvaguardare i diritti dei lavoratori, indossare abiti attraenti e di qualità. I diversi protagonisti di una ricerca etica ed estetica sono accomunati dalla medesima passione per le corrispondenze tra umano e non umano, e per le diverse manifestazioni di ciò che chiamiamo natura. Ecco che le ragioni di filosofi, animalisti, scienziati e artisti incrociano quelle di designer, stilisti, aziende, consumatori. Materiali buoni, versatili, comodi e soprattutto belli possono rivestire con cura i nostri corpi, in un crescente coinvolgimento del sistema della moda. E dai materiali di nuova generazione possono nascere nuove forme: di abito e di convivenza. Il libro si rivolge alle studentesse e agli studenti dei corsi di moda, sempre più interessati a far sì che il settore in cui si troveranno coinvolti risponda alle loro aspirazioni etiche; agli studiosi e alle studiose di moda che mi auguro trovino qui una valida sintesi di un vasto problema e a chi, comperando un capo di abbigliamento, un accessorio, un paio di scarpe, sarà più informato su cosa comporta la propria scelta, perché il conoscere è anche la strada per una maggiore consapevolezza.