Questo lavoro è il naturale sviluppo de "La tratta dei Fanciulli", dello stesso Autore, in cui era affrontato il tema dei bambini tratti dalla Valle del Volturno e impiegati come suonatori ambulanti al seguito di familiari e "padroni" e come garzoni nelle vetrerie francesi. La ricerca si concentra sulla emigrazione degli adulti che trovava sostentamento nelle strade, focalizzandosi sul variegato mondo dei suonatori ambulanti all'estero. Sono ricostruiti i percorsi, le presenze nelle località europee, le trasformazioni dei mestieri girovaghi e le condizioni di vita nei luoghi di arrivo. Si è cercato di valutare, inoltre, quanto questa particolare emigrazione pesasse nel complesso dei movimenti verso l'Europa e sull'economia dei diversi paesi dai quali i protagonisti partivano. Ne viene fuori un quadro inaspettato nel quale la condizione normalmente legata al vagabondaggio e all'accattonaggio mostra segni inequivocabili di stabilità e disegna prospettive di evoluzione per centinaia di famiglie, al contrario dell'immagine stereotipata del tempo che, per altro, ne ha determinato l'oblio. Matrimoni, nascite e decessi scandiscono la vita di suonatori, gelatai, "merciajuoli" e modelli che per decenni hanno sostenuto con determinazione e coraggio le loro vite marginali al punto da diventare esempio di una povertà dignitosa.