Il 23 giugno 1967, Paolo VI tenne un discorso ai superiori provinciali dei Frati Minori provenienti da tutto il mondo per il Capitolo Generale. Richiamando le linee portanti del carisma francescano, fece il nome di due modelli che lo avevano incarnato. Fra i tanti, grandi di santità e dottrina, scelse questi due: San Francesco e frate Lino da Parma. Questo il passaggio del discorso del Papa: "Frate Lino, di Parma, è vostro; e quanti fra voi come lui irradiano nel nostro tempo, e non solo nel campo dell'assistenza popolare, ma anche in ogni settore delle umane necessità, in quella religiosa e missionaria per prima, la luce benefica ed amica della carità, inventiva e sollecita, che omnia suffert, omnia credit, omnia sperat, omnia sustinet [Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta] (1 Cor 13,7). Della carità, non vive forse la Chiesa?".