«In questi brani di Walter Gatti tanto l'intelligenza quanto la sensibilità musicale si rivelano e ne vengono stimolate. C'è infatti una dimensione di profonda sapienza compositiva, in quanto, com'è noto, scrivere (bene) in modo semplice è tutt'altro che semplice. Anzi, più il linguaggio dev'essere semplice, tanto più il contenuto dev'essere ricco e le idee chiare. D'altra parte, agli innegabili stimoli pianistici, tecnici e compositivi che questi brani offrono, si affianca, non meno importante, la tenerezza, lo humour, la profondità di emozioni, tanto più vere quanto meno sono sventagliate in modo troppo esplicito. C'è un riserbo fatto di pudore e rispetto che rende ogni manifestazione della tenerezza paterna profondamente commovente proprio perché così vera. Si tratta di brani che delizieranno tanto gli allievi quanto i docenti, offrendo una nuova, stimolante e moderna prospettiva su un genere che vanta già numerosi capolavori - quello della musica pianistica destinata a coloro che non sono ancora giunti a un livello professionale - ma che sempre richiede nuove idee e provocazioni. Di queste, sicuramente, gli Otto Piccoli Pezzi sono estremamente ricchi». (Dalla prefazione di Chiara Bertoglio).