«"Questo libro si conviene ai pochissimi. Forse di questi non ne vive ancora neppure uno... A me si confà unicamente il giorno seguente al domani. C'è chi è nato postumo" Così esordiva nel 1888, nella prefazione al suo "Anticristo", Friedrich Nietzsche. Il mio libro, invece, "si conviene" ai moltissimi. Se la situazione oggettiva di Nostra Madre Terra rispetto ad allora (fosse solo per la popolazione quadruplicata e per l'effetto serra) appare degenerata ad un livello apparentemente senza ritorno, proprio questa diffusa comune coscienza, proprio la maggiore generale cultura e consapevolezza, proprio la stupefacente potenza dei mezzi di trasporto delle idee e delle persone, impongono una affermazione: non si può più nascere postumi, il futuro è adesso. Non è più tempo di profeti e di anacoreti». Un'analisi passo passo del filosofo Nietzsche ricontestualizzata, la cui figura giace sepolta sotto un'immane, apparentemente immodificabile lapide.