Composto probabilmente prima della fine del 1661, il Breve trattato su Dio, l'uomo e la sua felicità offre una prima esposizione dei temi che saranno approfonditi nell'Etica: l'esistenza di Dio, la riflessione sul bene e sul male, l'uomo e le sue passioni. Interprete di Cartesio, Spinoza prende le distanze dal maestro e cerca un punto di equilibrio tra pensiero e materia. Lo trova in una visione del mondo dove mente e corpo sono un'unica realtà, Dio e il mondo coincidono aprendo così le porte al panteismo, per il quale Spinoza pagherà un prezzo molto alto.