Vulnerabile anche quando fa lo smargiasso, furbo anche se apparentemente "tonto", Nino è stato davvero l'uomo dai mille volti: ma senza il fregolismo di tanti attori presi dal bisogno ossessivo-compulsivo di esibire la propria abilità nel cambiare incessantemente identità. Nino si trucca. Nino si offre. Fa del suo corpo un campo da gioco: un laboratorio sperimentale della fisiognomica, un'olimpiade della mimica. Sempre diverso, eppure sempre se stesso.