Sulla tavola danzano informi e inconsulti statuari corpi umani, spigolosi sembrano voler uscire dallo spazio che inevitabilmente li racchiude, proprio lo stesso spazio da cui prendono vita. Come essere viventi, nascono con la propria individualità e irriverenti si porgono a noi con amara soddisfazione di chi sa di essere poco compreso, i nostri occhi troppo abituati alla perfezione non ritrovano l'eleganza di un corpo sublime, ma bensì la seduzione del corpo nelle sue viscere più profonde, dove lo standard non è ammesso. Proprio come loro anche l'artista ha la sua mutazione; le sue nature morte accademiche e perfette affrontano nel corso del tempo una metamorfosi, cercando sempre più la loro identità, si tramutano in linguaggio corporeo e finalmente l'artista riesce a mettere "a nudo" la sua identità, poco importa se non rientra negli schemi di lettura imposti da questa società, questa è Nicoletta Bagatti. Il volume è il catalogo della mostra di Prato (Galleria Eleonora D'Andrea Contemporanea, 13 settembre - 15 novembre 2009).