Gravi e molteplici le accuse da sempre rivolte a Nerone, che nell'immaginario è assurto a tiranno per eccellenza: incontrollabile, sanguinario, corrotto. Qui si decostruisce il suo mito e, dall'infanzia alla morte, avvenuta a trentun anni, si fa la conoscenza dell'uomo così come non è mai stato raccontato, con tutte le sue sfumature e complessità, in una storia senza eguali. Si susseguono curiosità e aneddoti, ma anche abili ricostruzioni di dialoghi e verosimili rappresentazioni di scene di vita dell'epoca, in una corte imperiale in cui la sete di potere e l'ambizione avvelenavano ogni tipo di rapporto, soprattutto familiare. Grazie a un agile uso delle fonti storiche, integrando le ultime acquisizioni della ricerca accademica, Silvia Stucchi ci regala una narrazione originale e sorprendente, che ha il pregio di presentare l'ultimo esponente della dinastia Giulio-Claudia nel suo tempo, da cui è emerso con forza, non senza patirne le inevitabili conseguenze. Si colgono gli elementi più rivoluzionari del suo operato: la ricerca del favore delle masse, l'anticonformismo nei confronti della plurisecolare tradizione moralistica romana, l'idea che la politica sia una questione di immagine e di spettacolo, l'amore per il bello e per l'arte. Una prosa avvincente che coniuga l'appassionata ricerca storica a un ritmo densissimo e ricco di colpi di scena.