Il volume, che prende il titolo dall'omonima mostra che il Museo dell'Arte Vetraria Altarese ha dedicato all'artista, ripercorre la ricerca fotografica di Matteo Musetti a partire da alcune sue serie iconiche: Il silenzio è violenza, Un silenzio assordante, Connessioni, Ferrania, Se vuoi sognarlo, puoi farlo!, Sann-a, a modo mio. Fotografie che rivelano uno sguardo laterale, "maturate negli anni sulla base di una personale fragilità insita nel suo sguardo". Come lo stesso Musetti dichiara: "Ho scelto di fotografare e rappresentare il disagio umano, le sue difficoltà nell'entrare in connessione con il pianeta, la sofferenza di porre se stessi al centro di ogni ragionamento".