Le sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni all'Italia fascista in seguito all'invasione dell'Etiopia (1935-1936) coincidono con l'ultimo atto del progressivo irrigidimento delle politiche autarchiche promosse dal regime a partire dal 1926. Se l'obbligo di acquisto dei soli prodotti nazionali da parte delle amministrazioni pubbliche e il successivo innalzamento dei già onerosi dazi doganali avrebbero generato, tra gli altri, gravi problemi di approvvigionamento del ferro per armature nel campo delle costruzioni, queste politiche avrebbero dato avvio anche a una stagione di innovazione e sperimentazione di nuovi prodotti derivati da materie prime presenti sul territorio. Partendo da uno sguardo attento al contesto dello sviluppo del sistema industriale italiano, il volume presenta uno studio sistematico delle caratteristiche fisiche, costruttive e degenerative dei "materiali autarchici" evidenziando aspetti centrali connessi alla conservazione del patrimonio del XX secolo.